Territorio

Territorio

Il mistero di tanti sogni-di tante fantasie e di tanti pezzi di colorati puzzles che popolano le nostre notti- risiede nella nostra propensione Adleriana verso il superamento delle problematiche quotidiane. Rielaborazioni inconsce che non sono banali fughe oniriche.

Le nostre proiezioni notturne ci condizionano nella nostra partecipazione alla trasformazione del nostro habitat. Tante volte inconsapevole. A volte colpevole.

Il Territorio è troppo spesso

un “altro da sé “che vediamo staccato da noi.

Invece …

Perché non provare a costruire il positivo “io” in un contesto diverso ed evolutivo?

In fondo la “manipolazione” dei desideri che proviamo inconsciamente possono essere codificati nell’azione sociale ed una partecipazione che sia apporto continuo al benessere di tutti ad una trasformazione positiva.

Considerazione fortemente legata a delle consapevolezze acquisite nel corso della vita…. Ma che appartiene a tutti!

È il percorso verso il superamento (innato) dei limiti che deve smascherate l’inazione. Non solo oniricamente.

Ma, purtroppo e spesso, tutto ciò viene divorato dalle convenzioni che riescono ad “ingabbiarci”…Frenando la creatività.

Essa resta, a mio avviso, l’Unica fonte di ricchezza che, convivendo felicemente con la Ragione, può consentire, in una delicata simbiosi, il superamento dell’egoismo di sopravvivenza…Producendo ciò che i Grandi ci hanno regalato…

La visione razionale e magica di Haussmann ha cambiato il volto di Parigi nella seconda metà dell’ottocento; l’incredibile visione delle trasformazioni urbane della Vienna del XIX secolo ha anticipato la innovativa struttura delle nostre città degli anni ‘60.

Ed ancora…

Il grido d’aiuto della Terra che stacca pezzi dal suo ventre per chiedere Aiuto.

Ed il mistero con la creatività, stranamente, può essere il propellente dello sviluppo. Per frenare l’aggressione al Territorio che deve essere tutt’uno con l’essere umano. Così mirabilmente ideato ed attuato (creato!) da F.L.Wright!

La salvezza del genere umano risiede nella consapevolezza che non è l’unica intelligenza del nostro Pianeta.

Il nostro intorno è la MERAVIGLIA. La nostra!

Basta crederci.

Dal Fiume Lenne allo Jonio

La località chiamata Pino di Lenne, comprende al suo interno il Bosco di Marziotta, parte della Riserva naturale Stornara.

I caratteri naturalistici presenti definiscono il suo toponimo: una lunga spiaggia con la foce del fiume Lenne, proveniente dal territorio di Palagiano. L’ambiente ricorda ancora ciò che doveva essere una spiaggia naturale in cui sono presenti un sistema di dune e soprattutto una spettacolare pineta di Pino d’Aleppo.

Il percorso del fiume Lenne fino allo sbocco a mare trova un’ incantevole e unico scenario incastonato tra due moli. Lungo il fiume, navigabile per alcuni tratti con piccole imbarcazioni, vi sono delle aree di sosta con verde attezzatto da dove si osserva il paesaggio rigoglioso della vegetazione fluviale e della fauna marina.

Inoltre vivono indisturbati l’airone e la gallinella d’acqua.

A Pino di Lenne domina tuttavia il Pino d’Aleppo più antico d’Europa (Pinus halepensis), di oltre 300 anni.