IO ED IL PAESAGGIO
Nell’immaginario collettivo il Paesaggio è sempre stato percepito come quella parte di territorio godibile ed associato ad un sentimento di romantica “visione” che ci induce sempre all’ammirazione ed al suo godimento.
Ma, nello svolgimento storico delle varie ed articolate composizioni di norme e leggi per il “funzionamento” e la conoscenza del Territorio, poco si è fatto affinché esso potesse essere considerato soprattutto un Sistema complesso dello stesso territorio.
Esso è parte integrante del nostro quotidiano e, pur salvaguardando tutta la sua peculiarità descritta e decantata da pittori e poeti, bisogna che il nostro approccio diventi più consapevole e ci induca a difenderlo e valorizzarlo. Sempre.
C’è chi scrive sull’acqua e chi nel vento. Pochi scrivono su tangibili fogli da lasciare alla Storia. Quella vera. Non quella narrata nei libri scolastici che (ovviamente salvando tanto altro) hanno artatamente donato una testimonianza falsata del tempo che fu.
E, mentre negli anni ’80 si cercava di porre degli argini all’aggressione sistematica del nostro habitat, l’ignoranza colpevole della frenesia dell’industrializzazione tout court creava mostri e cattedrali nel deserto disseminando disastri alle nostre acque, ai mari, boschi e coste alterando l’ecosistema in maniera irreversibile.
-I Disastri (senza colpevoli!?) causati dalla Diga del Vajont p.e., oltre alle inondazioni apparentemente inspiegabili di grandi città; -I fumi tossici della terra dei fuochi o ancora…
– la tabula rasa dei fondali marini, martoriati in maniera imbelle e stolta…
E…
Si potrebbero scrivere pagine e pagine sulle modificazioni ambientali e territoriali irrazionali e distruttive.
E c’è sempre qualcuno che giustifica la colpevole mano dell’uomo.
Perché? I decisori imbrigliano le proprie mani nelle redini del controllo sulla Res Pubblica contribuendo comunque a rafforzare l’evanescenza della Verità. Dell’Essere. Dell’inconsistenza dell’azione umana quando è consapevole di sbeffeggiare la Natura. In nome del Profitto e delle leggi economiche.
Aggredire i beni che la Terra offre; il Paesaggio che testimonia la “Meravigliosità” del nostro habitat; Il grido d’aiuto dei ghiacciai che sfarinano anche la durezza più stolta dell’uomo.
Succede. Troppo spesso.
In fondo, quello che rimane di tutti gli interrogativi, dubbi e nebulosità…è il senso estremo della violenza reiterata.
Anche sulle nostre coscienze.
Ed io ne sono consapevole e la combatto.
Pur nella consapevolezza che posso solo transitare sulle incoerenze come su un velluto. Inerme… (il velluto!).
Da tenere, perché “avuto in dote”…dalla condotta dubbia, ignorante e “revanchista” della politica cieca che ha “governato” le nostre città, i nostri beni architettonici, l’arte immortale, i nostri mari, i nostri boschi e le nostre coste risucchiate dall’incuria…
Le nostre vite dovrebbero forse essere umilmente silenti, in nome di un destino voluto …Da Dio? Bella formula di ricatto religioso!
Ecco perché continuerò a parlare, a raccontare allontanando questa coorte di venditori di noccioline che barattano la propria sopravvivenza per una manciata di leggi truffa che oggi, nel 2022, stanno smascherando l’inconsistenza dell’uomo nell’azione sociale e politica.
Aree boschive del Gargano