Giornata di mezzo: tra gli antipodi

Prologo

Ed ecco che il capo volto a nord lentamente s’inclinava verso destra, nel naturale moto di chi vuole accorciare lo spazio che ostacolava la visione completa di forme lontane.

Eh sì, si diceva. Sì, sembra proprio una folla che ondeggia…Camminando indistintamente verso nord. Dove staglianti lingue di polvere si addensavano in lenta processione.

E lentamente raccolse il trolley e s’incamminò verso quel dubbio, non suo, ma che era forse un probabile inciampo del suo giorno.

Seppur imprevisto…forse la solleticava.

O poteva modificare il suo percorso ibrido della calura del Sud.

Man mano la scia dei suoi passi si confondeva e si amalgamava alla polvere delle rotelline semi-incastrate dalla panciuta valigetta bleue/grigia che si sollevava in piccole nubi in libertà.

Camminando sul selciato del prologo del mattino…si sentiva pervasa dalle note della tromba di Botti mentre “Smile” inebriava i suoi pensieri.

Percepì distintamente che si trovava nel mezzo.

Ma verso Nord…